La lotta allo spreco alimentare si unisce all’impegno sociale. Così nascono le nuove magliette realizzate grazie alla collaborazione con Extraliberi, cooperativa e laboratiorio artigianale di serigrafia per la stampa a mano di capi di abbigliamento.
Dal 2007 la cooperativa sociale torinese unisce artigianato e impegno sociale. Le loro lavorazioni vedono la luce grazie al lavoro dei detenuti e delle detenute del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, con cui lavorano da più di 10 anni. Insieme costruiscono un’esperienza di riqualificazione professionale che dà valore al tempo della pena e trasforma quest’ultima in un’occasione concreta che offre nuove opportunità a chi ha sbagliato.
Sul territorio italiano sono presenti 200 carceri con più di 50 mila detenuti, gran parte dei quali soffrono di recidiva per mancanza di opportunità. I dati ufficiali sulla recidiva mostrano che il tasso è del 70% e il carcere si trasforma spesso in un sistema di porte girevoli. Al contrario, quando le persone hanno la possibilità di lavorare e rieducarsi il tasso si abbatte sotto al 10% grazie alle misure alternative e alle opportunità di sviluppo personale. Il lavoro diventa così uno strumento fondante e il carcere può essere un luogo di rieducazione e un ponte per il futuro delle persone.
Per questa ragione Biova ha scelto come partner Extraliberi, una realtà del territorio torinese impegnata a promuovere e a sostenere il reinserimento lavorativo di detenuti ed ex-detenuti.
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